sabato 23 febbraio 2019

JOHN MAYALL "Nobody Told Me" (2019)

RECENSIONE



Bisogna dirlo, gli ultimi dieci anni di John Mayall non sono stati significativi sul piano discografico; anche la scelta recente di fare a meno di un chitarrista nella band non ha giovato al suono.
Questo "Nobody Told Me" riavvolge il nastro al 2007 (quando pubblicò "In The Palace Of The King") e quindi ritroviamo del buon blues scoppiettante con la chitarra elettrica che torna finalmente protagonista.

Il brano di apertura 'What Have I Done Wrong' si avvale dell'impetuosa chitarra di Joe Bonamassa e di una classica sezione fiati. La seguente 'The Moon is Full' può contare sulla chitarra di Larry McCray e un accompagnamento di organo; l'armonica apre e punteggia la pianistica 'Evil and Here to Stay' dove Alex Lifeson (chitarrista dei Rush) si mette al servizio del maestro. In 'That's What Love Will Make You Do' tornano i fiati e le parti di chitarra sono affidate al preciso lavoro di Todd Rundgren, mentre 'Distant Lonesome Train' è costruita sulla slide guitar di Carolyn Wonderland.
La sorniona chitarra di Bonamassa introduce la successiva 'Delta Hurricane', classico blues-rock con organo e fiati sullo sfondo e lungo assolo finale di chitarra. Ancora fiati in 'The Hurt Inside' e tanta chitarra elettrica ad opera di Larry McCray; Steven Van Zandt della E-Street Band è presente nella più scontata 'It's So Tough' e Carolyn Wonderland torna in 'Like it Like You Do', brano che ricorda parecchio 'Walking on sunset' ("Blues From Laurel Canyon" - 1968).
Chiude il disco la title track, lento blues pianistico con ancora Carolyn Wonderland alla chitarra.

In definitiva si tratta del 'solito' album di british-blues ma, sarà per il ritorno delle chitarre, sarà per la buona prova vocale del maestro, finalmente possiamo ascoltare tutto d'un fiato un disco di Mayall come ai vecchi tempi...


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