domenica 24 febbraio 2019

JASON RINGENBERG "Stand Tall" (2019)

RECENSIONE



Grazie al crowdfunding Jason Ringenberg riesce a pubblicare e promuovere il suo quinto album solista (senza gli storici Scorchers) "Stand Tall".

Potendo contare su una voce inimitabile e sulla grinta che lo contraddistingue, Ringenberg cerca di attualizzare le sue origini musicali in brani come il western 'Stand Tall' gli irish-rock 'I’m Walking Home' e 'John Muir Stood There',  la religiosa 'John the Baptist Was A Real Humdinger'.
Si va a ritmo di country-rock in 'Lookin’ Back Blues', 'Almost Enough' e 'Many Happy Hangovers to You' mentre 'Hobo Bill’s Last Ride' è malinconica in stile Jimmie Rodgers.
Southern punk/rock in 'God Bless the Ramones' (dedicata  alla band di New York) e Folk tradizionale nella conclusiva 'Farewell Angelina'.

Dunque niente di nuovo, Ringenberg ripropone una formula sicura ma lo fa in assoluta indipendenza e controtendenza come se non si trovasse nel 2019.


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