giovedì 7 marzo 2019

REESE WYNANS and Friends "Sweet Release" (2019)

RECENSIONE



Famoso per essere stato tastierista dei Double Trouble con Stevie Ray Vaughan, recentemente Reese Wynans è entrato nella band di Joe Bonamassa e proprio quest'ultimo lo ha spinto a registrare questo disco con amici musicisti ricoprendo per la prima volta il ruolo di produttore.

Non essendo autore, Wynans ha ripescato brani importanti della sua carriera affiancandoli ad altri che lo hanno influenzato; il suono generale è quello di Stevie Ray Vaughan e infatti 4 tracce su 13 sono tratte dai due dischi con lui registrati: 'Soul To Soul' e 'In Step'.
Si comincia con la strumentale 'Say What' e 'Crossfire' cantata dal grande Sam Moore; in entrambe ci sono i Double Trouble, Tommy Shannon al basso e Chris Layton alla batteria con Kenny Wayne  Shepherd alla chitarra solista.
L'altro strumentale 'Riviera Paradise' vede un arrangiamento orchestrale e Wynans all’organo invece 'Hard To Be' (tratto da 'Family Style' dei fratelli Vaughan) è arrangiata in chiave soul con tanto di sezione fiati e le voci di Bonnie Bramlett e Jimmy Hall.
Altro brano soul è 'That Driving Beat' con Mike Farris alla voce e Paulie Cerra al sax, mentre si torna al blues con 'You’re Killing My Love' dove Doyle Bramhall II si occupa di voce e chitarra.
In 'So Much Trouble' spicca l’armonica di Mike Henderson e in 'Sweet Release' si alternano  le voci di Paulie Cerra, Keb’Mo’, Mike Farris, Jimmy Hall, Bonnie Bramlett, Vince Gill e Warren Haynes.
In tutto il disco Wynans si prende uno spazio solista maggiore del solito, soprattutto nell’acustica 'I’ve Got A Right To Be Blue' (con Keb'Mo') e nella strumentale per solo pianoforte 'Blackbird' (quella dei Beatles).

Che dire, il binomio Bonamassa-Wynans ha funzionato.