mercoledì 23 gennaio 2019

LYNYRD SKYNYRD “Pronounced 'lèh-'nérd 'skin-'nérd” (1973)

CLASSICI DA RISCOPRIRE


Nel 1972 Al Kooper rimase impressionato da una band sconosciuta che aveva visto esibirsi in un locale di Atlanta; fu così che decise di produrre l’album di debutto dei Lynyrd Skynyrd.
La band aveva già pronto gran parte del materiale che sarebbe confluito nell’album: brani di matrice rock, country e blues con tre chitarristi solisti, Honky-Tonk piano e tanta potenza di suono.

L'album inizia con il bellissimo riff di "I Ain't the One", dove la chitarra di Gary Rossington si intreccia con quelle di Ed King e Allen Collins; si prosegue con la eterea "Tuesday's Gone", ballata country-blues impreziosita dal mellotron di Kooper e dal piano di Billy Powell (ex roadie reclutato poco prima della registrazione del disco).
Dopo la allegra "Gimme Threes Steps" si passa alla mitica "Simple Man", un'altra grande ballata che parla di una madre che esorta suo figlio ad essere un uomo semplice, di stare lontano dai guai e di godersi le piccole cose ma anche di essere forte rispetto ai momenti più tristi della vita. A seguire il rock'n'roll "Things goin' On" (caratterizzata da un meraviglioso Honky-Tonk piano) e l'acustica "Mississippi Kid", Delta-blues con la slide di Allen Collins in evidenza.
Dopo la granitica "Poison Whiskey" arriva il gran finale "Free Bird", canzone epica simbolo di tutto il movimento Southern Rock. Il brano (dedicato da Ronnie Van Zant a Duane Allman) comincia come una lenta ballata rifinita dalla slide guitar di Rossington e dal piano di Powell, per poi accelerare nella parte centrale e finire in un infuocato assolo a due chitarre.

"Free Bird" entrò in classifica direttamente al numero 19 ed ebbe ovunque un enorme successo; ancora oggi è considerata un monumento del Rock.



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