martedì 6 novembre 2018

DEREK AND THE DOMINOS "Layla and Other Assorted Love Songs" (1970)

CLASSICI DA RISCOPRIRE


Splendido connubio tra Rock e Blues, questo capolavoro non fu pienamente compreso all'epoca della sua pubblicazione nel 1970.

In effetti la copertina priva di titolo e lo sconosciuto nome della band non favorirono il progetto di Eric Clapton che, reduce dai fasti con John Mayall, Cream, Blind Faith e Delaney & Bonnie, intendeva realizzare qualcosa di più spontaneo e libero dalle solite esigenze discografiche.
Fu dunque un disco di necessità in quanto anche Bobby Whitlock, Carl Radle e Jim Gordon (uscenti come Clapton dall'esperienza Delaney & Bonnie & Friends) desideravano una situazione basata su serenità, calma, sole (alcool e droga).
Così i quattro decisero di trasferirsi ai 'Criteria Studios' di Miami in cerca di ispirazione. In verità in un contesto così indisciplinato la cosa non fu facile, fino a quando Clapton (dopo aver assistito ad un concerto della Allman Brothers Band) ingaggiò il chitatarrista Duane Allman per superare l'impasse. Anche se la presenza di Allman nella band si limitò esclusivamente alla realizzazione dell'album, il risultato fu strepitoso: un doppio album rock/blues 'angloamericano' dalle numerose parti strumentali con due diversi stili di chitarra (le eleganti pennate di Clapton e l'energica slide di Allman).

Dopo l'introduttiva “I Looked Away” il disco presenta subito due perle: la blues-ballad “Bell Bottom Blues” e la solare “Keep On Growing”; si prosegue con la sapientemente dosata “Anyday” e la magistrale (e lunga) cover “Key to the Highway” di Charlie Segar.
“Tell the Truth” è buon southern-rock mentre “Why Does Love Got To Be So Sad” è un rock dalla ritmica serrata.
Sulla cover "Little Wing" di Jimi Hendrix vorrei soffermarmi: il canto perfetto di Clapton e Whitlock unito alla sublime chitarra di Allman trasformano il brano dandogli una inedita struttura in crescendo ed una atmosfera più tesa.
Dopo l'easy-blues “It’s Too Late” (quasi inserito per dividere due momenti molto intensi) arriva la mitica title track "Layla"; splendidamente cantata da Clapton come una dedica alla bella Pattie Boyd, caratterizzata da un epico riff di chitarra e suddivisa in due parti distinte, il brano mette in luce le doti dei cinque musicisti. Le ritmiche di Clapton si fondono perfettamente con i fraseggi di Allman, basso e batteria pompano per tutta la prima parte e il piano di Whitlock chiude il tutto con la malinconica parte finale.
“Nobody Knows You When You’re Down and Out” (di Jimmie Cox) e “Have You Ever Loved a Woman” (di Billy Myles)  diventeranno due cavalli di battaglia nei concerti di Clapton ma anche le restanti "I Am Yours" e "Thorn Tree in the Garden" sono brani di qualità (averceli nei dischi di oggi).

Considerato unanimamente come il picco più alto della discografia di Eric Clapton, "Layla and Other Assorted Love Songs" è stato il frutto di uno straordinario gioco di squadra operato da cinque musicisti affiatati (e soprattutto rilassati) che sono riusciti a raggiungere lo scopo per cui questo lavoro era stato voluto.


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